Parco dell'Appenino Lucano
Lagonegro
Lagonegro è un borgo immerso nella natura protetto dalle vette del Sirino. Prende il nome da un antico lago dalle acque nere, del quale non si hanno tracce.
STORIA
La tradizione popolare vuole che proprio a Lagonegro, nella chiesa di San Nicola, sia sepolta Monnalisa, ritratta da Leonardo da Vinci, nel quadro noto in tutto il mondo come La Gioconda.
La parte più antica del borgo si snoda attorno ai ruderi del castello feudale, la chiesa di San Nicola, risalente al IX-X secolo, domina tutto l'abitato, e custodisce al suo interno interessanti opere d'arte realizzate tra il '500 e il '700.
Ma il vero centro della città è la Piazza Grande, luogo di ritrovo dei lagonegresi, che tutti qui chiamano il "Piano".
Poco lontano dal centro abitato, solo tre chilometri, immerso nei boschi, c'è il Monastero di Santa Maria degli Angeli, che sorgerebbe sul sito di un antico monastero benedettino, risalente, secondo la tradizione, al periodo tra l'VIII e il IX secolo.
La chiesa del Monastero conserva una pregevole tela seicentesca dipinta da Mattia Preti, raffigurante l'incontro tra San Francesco dÂÂÂÂÂÂ’Assisi e San Domenico.
ESTATE
Durante l'estate ospita l'immagine della Madonna del Sirino, risalente al 1758, trasportata fin qui da Lagonegro con una suggestiva processione, la terza domenica di giugno, e, riportata a Lagonegro, nella chiesa parrocchiale della Trinità, la terza domenica di settembre.
Lago Laudemio
Si trova a 1525 metri di altitudine, protetto nell'omonima riserva naturalistica.
Si raggiunge da Lagonegro percorrendo la Provinciale 26 in direzione Moliterno per una quindicina di chilometri.
E' il lago di origine glaciale più a sud d'Europa, e proprio i ghiacciai ne hanno scolpito i fondali attuali, influenzando anche la vegetazione attorno, caratterizzata da boschi di faggi e ontani.
Offre molte possibilità agli amanti del trekking per fare rilassanti passeggiate o seguire sentieri che salgono fino alle cime più alte.
Il Parco, come tutte le aree protette, non ha recinsioni e questo permette continui contatti tra le numerosissime specie della fauna locale, in particolare con quelle provenienti dai parchi limitrofi; questo consente un adeguato e costante scambio genetico.
Nel Parco è stata accertata la presenza del lupo appenninico: sono stati avvistati diversi branchi nell'area del Volturino e, recentemente sembra confermata la presenza di un altro nucleo nei pressi della Murgia di San Lorenzo.