Il Vulture
Melfi
Melfi, situata su di una collina alle pendici settentrionali del Monte Vulture, ha origini remote.
I primi insediamenti si fanno risalire ai secoli VII e IV a.C. e sono riferibili alla cultura daunia e sannitica.
FEDERICO II DI SVEVIA
Entra prepotentemente nella storia durante il Medioevo quando nel 1041, con l'arrivo dei Normanni, Melfi fu scelta come centro della loro attività per la conquista di tutto il Mezzogiorno.
Con l'arrivo di Federico II di Svevia, Melfi visse il periodo più glorioso della sua storia.
L'Imperatore la scelse come una delle sedi di residenza, facendone un centro di studi e di ricerche.
Proprio nel castello verranno promulgate nel 1231 le Costitutiones Augustales, il primo testo di leggi scritte nell'età medioevale.
Nel XIV secolo con la fine della dinastia angioina, cessa per Melfi il ruolo di città di prestigio che aveva rivestito per secoli e inizia il periodo di infeudamento: vi si insediano gli Acciaroli, i Caracciolo e i Doria, fino all'eversione della feudalità nel 1808.
IL BORGO
Il centro storico di Melfi si conserva quasi intatto.
Oggi sono facilmente individuabili il borgo, il castello con la cinta muraria e il centro antico.
Melfi è una delle poche città meridionali che ha conservato quasi intatto il sistema di fortificazioni anche se il sisma del 1851 ne distrusse molte parti.
Uno degli edifici più rappresentativi di Melfi è la Cattedrale che con il campanile e il Palazzo Vescovile costituisce un complesso monumentale imponente.
L'attuale facciata non è quella originaria, voluta da Roberto il Guiscardo, (1076-1097), ma è stata completamente rifatta dal vescovo Antonio Spinelli nel '700 dopo i danni del terremoto del 1694.
Il campanile fu costruito da Noslo di Remerio nel 1153, è alto cinquanta metri ed è suddiviso in quattro piani, mentre il Palazzo Vescovile, anchÂÂ’esso di origini normanne, è stato completamente rifatto in stile barocco nel '700.
Il castello di Melfi esempio significativo di arte militare in Italia Meridionale, eretto dai Normanni, ampliato e ristrutturato in epoca sveva e angioina.
Nel castello è custodito il Sarcofago di Rapolla, una magnifica opera di artigianato artistico delle botteghe dell'Asia Minore, risalenti alla fine del secolo II d.C.
La denominazione deriva dal luogo del ritrovamento (1856), il territorio di Rapolla, appunto.
Il monumento testimonia l'importanza dell'area anche durante l'età romana imperiale ed è riferibile ad un personaggio di rango elevato.
IL MUSEO ARCHEOLOGICO
Il Museo Archeologico Nazionale di Melfi, ospitato nel castello normanno-svevo, restituisce un racconto sulle genti vissute nel melfese tra lÂÂ’VIII e il III secolo a.C., attraverso una significativa documentazione archeologica rinvenuta nell'area.
Sorto nel 1976, mostra, in ordine cronologico, corredi funerari di VII-III secolo a.C., costituiti da raffinate ceramiche daunie a decorazione geometrica e contraddistinti nella fase arcaica (VII-VI secolo a.C.) dalla presenza di armature in bronzo, ornamenti in argento, oro, ambra e vasi in bronzo, nella fase classica anche da oggetti di importazione di fattura greca ed etrusca.
Lungo il percorso sono visitabili le Sale Doria, con alcuni arredi originali del XVIII secolo e tele seicentesche.
Info Museo Archeologico Nazionale del Melfese "Massimo Pallottino" Melfi
+390972238726
Orari lunedì 14:00-21:00 martedì-domenica dalle 9:00 alle 20:00
Biglietto intero Euro 2,50 - ridotto Euro 1,25
Gratuito la prima domenica del mese; agevolazioni secondo le disposizioni vigenti nei musei statali
IL PALAZZO VESCOVILE
Nel Palazzo Vescovile di Melfi, in Piazza Duomo, su più livelli, si trova il Museo Diocesano della città federiciana, il cui patrimonio consiste in oggetti della Diocesi.
Il percorso conduce in una sala espositiva con argenti di Scuola Napoletana, fino a quella in cui sono conservati dipinti, reliquiari e affreschi vari.
Pezzo raro e di straordinaria bellezza è una Pietà in pietra colorata del 1400 attribuita ad un artista meridionale.
Info Museo Diocesano di Melfi
Curia +390972238604/+393395341436
curiavescovilemelfi@virgilio.it
orari:10:00-12:30/ 16:00-18:00
dal 1 novembre al 1 marzo dalle ore 10:00 alle 12:30/19:00-20:00
dal 1 aprile al 1 ottobre aperto tutto l'anno chiusura il martedì.