La Costa Jonica
Policoro Costa Jonica
Oltre la foce del Cavone si apre il Lido di Scanzano Jonico con la spiaggia Terzo Cavone mentre proseguendo ancora verso sud, tra la foce del fiume Agri, fino a quella del Sinni, si estende il Lido di Policoro, dai fondali un po' più profondi rispetto a quelli metapontini.Il mare qui è così pulito che gli ampi arenili, soprattutto quelli verso la foce del fiume, sono luogo di riproduzione di alcune rare specie di tartarughe marine quali la Dermochelide e la Caretta Caretta, che vi nidificano tra metà giugno e metà agosto.
Bisogna inoltre considerare che in soli trentacinque chilometri di costa si riversano nel mare ben cinque fiumi che con le loro foci creano zone umide caratterizzate da ecosistemi di straordinaria ricchezza, habitat perfetti per tantissime specie animali.
BOSCO PANTANO
A ridosso della foce del fiume è d'obbligo un'escursione in una delle zone "relitto" della nostra penisola, la Riserva Regionale Oasi WWF Bosco Pantano di Policoro, che rappresenta ciò che resta della monumentale foresta di pianura, oggi ultimo esempio di bosco planiziale di latifoglie dell'Italia Meridionale.
Le testimonianze storiche riportano alle cronache le lussureggianti caratteristiche di un'area boscata che dal mare ricopriva tutto fino alle montagne dell'entroterra.
Dell'originaria foresta oggi rimangono circa 1100 ettari, un insieme di lussureggiante vegetazione e aree paludose.
Probabilmente già frequentato in tempi preistorici fino ai giorni nostri, passando per l'epoca magno greca, il Bosco è stato dapprima rispettato e poi sacrificato per esigenze economiche.
Lo spazio verde era di proprietà di antiche famiglie latifondiste che preservarono utilizzandolo come area di caccia e per approvvigionamento di legname.
Durante gli anni '20 del secolo scorso il bosco si estendeva intorno ai 1600 ettari e, circa 110 ettari di area, era paludosa.
La bonifica passò sulla antica foresta come un rullo compressore, distruggendone buona parte.
Durante gli ultimi anni del '900 l'area è stata sottoposta a tutela e protezione.
Oggi l'ambiente di macchia mediterranea è arricchito dalla presenza di fiumi, stagni e dune bagnate dal mare dove è ancora presente la tartaruga marina Caretta Caretta, una tra le specie di interesse comunitario presenti nell'area.
Il Bosco è ancora rifugio unico di specie faunistiche come tasso, martora, donnola, faina e di una ricca avifauna.
Nelle acque del suo fiume e dei suoi canali è possibile imbattersi nella lontra, quasi totalmente estinta in Italia, ma ancora presente in quest'area geografica.
Nei pressi della riserva è ricomparsa anche la foca monaca.
E' per Policoro un importante avvistamento che apre nuovi scenari anche riguardo alla ricerca etologica.
Riserva Regionale Oasi WWF Bosco Pantano di Policoro - Località Idrovora di Policoro
Info - 0835981360 - 08351825157
www.oasiwwfpolicoro.net
PORTO TURISTICO DI MARINA DI POLICORO
Rientra nel complesso di Marinagri, una città moderna che fa tutt'uno con il mare.
Considerato il più grande e attrezzato del Mar Ionio, il porto mette a disposizione dei natanti circa 750 posti barca da sei a quaranta metri e offre servizi e assistenza alle imbarcazioni che vi approdano.
Coordinate 40°12'16''N - 16°44'08''E
Info - www.marinadipolicoro.it
CIRCOLO VELICO
Molto interessante è l'attività del Circolo Velico Lucano, con sede presso la riserva naturalistica del Bosco Pantano di Policoro.
Il Circolo è affiliato alla Federazione Italiana Vela, ed è stato riconosciuto come Centro Tecnico Federale.
Fra le svariate attività anche quella relativa all'istituzione della prima Scuola Nazionale di Match Race, specialità agonistica diventata famosa attraverso l'America's Cup.
Circolo velico Lucano - Via Lido - sede presso la Riserva Naturalistica del Bosco di Pantano di Policoro
info - 0835910097 - www.circolovelicolucano.it
Chiudono il tratto lucano della costa le sabbiose e tranquille spiagge di Marina di Rotondella e Marina di Nova Siri, con la sua possente Torre Bollita eretta nel 1520 per tenere sotto controllo il mare e le coste insidiate dalle incursioni saracene
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA SITIRIDE
Il museo ospita materiali e ricostruzioni di contesti riconducibili alla fase di Siris e alla fase di Herakleia.
E' attiguo al Parco e nei pressi si trovano anche il santuario di Demetra e il tempio di Dioniso del VII secolo a.C.
Appartengono al III secolo a.C. le famose Tavole di Heraklea conservate oggi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Sono tavole di bronzo rinvenute nel 1732 presso il greto del fiume Cavone.
Sono considerate un documento scritto su tavole bronzee, di straordinaria importanza e fondamentale per capire il funzionamento della macchina amministrativa non soltanto di Herakleia ma anche di tutta la Magna Grecia.
Presso il Museo sono conservate le copie.
Museo Archeologico Nazionale della Siritide - info e visite guidate anche nell'area archeologica - 0835972154 - sba-bas.policoromuseo@beniculturali.it - www.archeobasilicata.beniculturali.it
Orari Museo Archeologico - lunedì, mercoledì, domenica - 9:00-20:00, martedì 14:00-20:00
Parco Archeologico - dal lunedì alla domenica a partire dalle ore 9:00 fino a trenta minuti prima del tramonto.
Biglietto ingresso Museo e Parco Archeologico - intero Euro 2,50 - ridotto Euro 1,25