Potenza e Dintorni
Dintorni Potenza
Nei dintorni di Potenza è possibile scoprire tanti piccoli borghi e luoghi suggestivi. A pochi chilometri di macchina paesaggi naturali e luoghi sacri alla tradizione aspettano solo di essere visitati.
PIGNOLA E IL SUO LAGO
Nelle immediate vicinanze di Potenza, nel comune di Pignola, il Lago Pantano, specchio lacustre di origine artificiale di notevole importanza naturalistica, sia per la flora che per l'avifauna migratoria e stanziale, occupa la parte più depressa di un'ampia conca pedemontana in origine paludosa.
Al seguito di alterne vicende la piana venne bonificata e messa a coltura.
Alla fine degli anni '60 fu ripristinata come zona umida con la costruzione di una piccola diga di sbarramento dell'emissario situata nella parte nord-orientale del lago.
Lo specchio lacustre doveva infatti garantire l'approvvigionamento idrico del polo industriale di Potenza, che fu poi costruito nei pressi di Tito Scalo.
Da allora il processo di rinaturalizzazione spontanea ha velocemente ripristinato delle ottimali condizioni di naturalità con l'insediamento di specie caratteristiche degli ambienti lacustri e rare nell'ambiente appenninico soprattutto per gli invasi di origine artificiale di recente costituzione.
Dal 1980 per il Lago Pantano di Pignola è stata istituita una riserva regionale della Regione Basilicata Oasi WWF, un autentico paradiso per gli amanti del bird watching, all'interno del quale opera anche un centro di recupero di animali selvatici.
Info - 3475168091 - 347/7691322
Nei dintorni, costellati di agriturismo e ristoranti che propongono la gustosa cucina tipica locale, moltissime le possibilità per gli amanti dello sport, con maneggi ben organizzati, piste per il karting e il volo a bordo di velivoli ultraleggeri, oltre ad aree attrezzate per jogging, ciclismo, tennis, nuoto, sia all'interno che all'aperto.
Il borgo di Pignola è anche noto come il paese dei cento portali e infatti ce ne sono tanti incastonati nei numerosi palazzi sei-settecenteschi, con le forme più svariate realizzate dai maestri scalpellini che a lungo hanno operato nella fiorente scuola locale della lavorazione della pietra.
Da vedere la chiesa Madre dedicata a Santa Maria Maggiore.
Ultimata nel trecento custodisce al suo interno molte opere d'arte fra le quali dipinti seicenteschi del Pietrafesa che morì a Pignola nel 1653 e il cui corpo, secondo la tradizione, sarebbe sepolto proprio nel pilastro a sinistra del presbiterio della chiesa, e di Filiberto Guma, pignolese, uno dei suoi più talentuosi seguaci.
Interessante il "Museo Scenografico del Costume e della Civiltà Rurale" che espone attrezzi e costumi della tradizione contadina lucana in una mostra permanente.
Museo Scenografico del Costume e della Civiltà Rurale
Aperto tutti i giorni su prenotazione
Info: 349 2764971
IL MISTERIOSO AUTORITRATTO DI LEONARDO DA VINCI A VAGLIO
Si tratta di un olio su tavola, custodito nel Museo delle Antiche Genti di Lucania a Vaglio, ritrovato in un casale lucano di un'antica famiglia campana e ritenuto in un primo momento un ritratto di Galileo.
In realtà, secondo alcuni studiosi, sarebbe un autoritratto di Leonardo.
In ogni caso la paternità leonardiana sarebbe avvalorata da diversi elementi tra cui la firma "PINXIT MEA" (dipinto da me) che, da studi grafologici sarebbe compatibile con quella del genio toscano.
Museo delle Antiche Genti di Lucania
Info: 0971 487871
museogentilucania@gmail.com
www.comune.vagliobasilicata.pz.it
Vaglio, nelle immediate vicinanze di Potenza, è uno dei siti archeologici più importanti della regione, risalenti ad epoche e popoli antichissimi.
Il viaggio nel tempo può cominciare dal Parco Archeologico di Serra di Vaglio e dai resti del suo abitato risalente all'VIII secolo avanti Cristo, proseguire, poi, in località Braida, con quelli di imponenti edifici in muratura che cominciarono ad essere costruiti in seguito ai primi contatti stabili con i Greci di Metaponto.
Non lontano da Serra di Vaglio si trova il Parco del Santuario di Rossano di Vaglio, dove sorgeva un importantissimo luogo sacro dedicato alla dea Mefite.
Un ritrovamento importante è quello della tomba della Principessa Bambina i cui reperti sono esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Potenza. Si tratta della figlia di un re morta, all'età di soli sette anni, nel VI secolo avanti Cristo.
Sono stati ritrovati gioielli preziosi fatti arrivare dai punti più lontani della terra che forse avrebbe indossato per il suo matrimonio.
SATRIANO DI LUCANIA: TRA STORIA E CULTURA
L'antica Satrianum, risalente all'età del ferro, roccaforte longobarda, fungeva da importante crocevia fra Ionio e Tirreno.
La Torre di Satriano, è uno dei luoghi simbolo della storia della Lucania antica, visibile anche da molti chilometri di distanza.
Fu edificata dai Normanni nel XII secolo, si trova su di un promontorio a circa 1000 metri di altitudine.
In passato utilissima per controllare i traffici del circondario, è ciò che resta dell'antica Satrianum.
L'area archeologica che circonda i resti della Torre ha restituito alla luce frammenti di ceramiche che risalgono al X-VII secolo a.C. e attestano le influenze elleniche su questa parte dell'antica Lucania.
Ritrovati anche i resti di un'imponente fortificazione e di un santuario del IV secolo a.C.
Oggi il borghetto dell'attuale Satriano di Lucania è noto anche come il paese dei murales per i numerosi dipinti raffiguranti tradizioni e scene di vita quotidiana locali che adornano le facciate delle case.
Qui è nato il Pietrafesa, alcune tele seicentesche di questo si trovano proprio nella Chiesa dell'Assunta.
IL MUSEO MULTIMEDIALE "IL PALCO DEI COLORI DEL PIETRAFESA" A SATRIANO DI LUCANIA
Oltre a visitare la mostra permanente "Satriano le Origini" e il "Museo della Civiltà Contadina", molto interessante il Museo Multimediale allestito nella residenza signorile della Rocca di Poggiardo.
Il visitatore viene accolto dallo stesso Giovanni De Gregorio detto "Il Pietrafesa" a cui appunto è dedicato il Museo.
La figura più celebre tra i pittori lucani del 600 accompagna gli ospiti lungo un percorso in cui immagini, giochi di luci e musica creano una suggestiva atmosfera.
Molte immagini inedite rimandano ai capolavori dell'artista lucano disseminati tra Basilicata, Campania e Calabria.
Comune di Satriano di Lucania-info - +390975383121
comunesatriano@rete.basilicata.it-www.comune.satriano.potenza.it
Orari- tutti i giorno solo su prenotazione.
BRIENZA TERRA DEI PENSATORI
E' un borgo suggestivo che ha conservato perfettamente la sua struttura medioevale attorno allo spettacolare Castello Caracciolo di fondazione angioina ma ricostruito nel 1571 secondo fattezze che ricordano quelle di alcuni castelli del nord Europa.
Intorno alla piazza principale si diramano le "strettule", i caratteristici vicoli del paese capaci di offrire scorci davvero singolari, sicuramente la srettula di Maruggioli è uno dei più belli.
Brienza ha dato i natali, nel 1748, a Mario Pagano, giurista e politico noto al mondo come intellettuale di grande rigore morale e civile, una delle figure di spicco del pensiero liberale lucano.
Famosa la sua affermazione: "La confessione, estorta tra i tormenti, è lÂÂÂÂÂÂ’espressione del dolore, non già l'indizio della verità."
VIETRI DI POTENZA E I CAMPI VETERES
Il nome di Vietri di Potenza, borgo che sorge su un'altura attorniata da boscose colline, è legato al luogo individuato dagli storici come Campi Veteres, dove trovò la morte il Console Romano Tito Sempronio Gracco nell'ambito della Seconda Guerra Punica contro i Cartaginesi.
Vietri offre anche la possibilità di diverse escursioni naturalistiche.
Una conduce alle Gole di Puzz Gnunt, cioè alle Gole dei mulinelli, che sono alte e ripide pareti rocciose scavate dalle acque del Melandro, lungo il cui corso è possibile incontrare diversi sorgenti di acqua sulfurea.
MURO LUCANO E LA SUA STORIA
In cima al borgo c'è il castello risalente al X secolo.
Fra le sue possenti mura nel 1382 la Regina Giovanna I d'Angiò, sovrana di Napoli, venne assassinata dai sicari mandati dal cugino Carlo III diventato nel frattempo nuovo Re del Regno di Napoli.
Qui nell'antico agglomerato urbano di Numistro si combatté una delle battaglie che in terra lucana vide opposto, durante la Seconda Guerra Punica, l'esercito cartaginese di Annibale a quello romano condotto dal Console Marco Claudio Marcello.
Tutta l'area ha restituito alla luce numerosi reperti archeologici molti dei quali risalenti anche all'età del bronzo.
Tutto è conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano.
Sorto nel 2003 all'interno dell'ex Seminario Vescovile conta 1000 metri quadrati di esposizione e ben cinque sezioni tematiche in mostra permanente che custodiscono secoli e secoli di storia dell'archeologia lucana.
Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano_info - +39097671778
www.archeobasilicata.beniculturali.it-sba-bas.murolucanomuseo@beniculturali.it
Orari-da marzo a novembre lunedì e martedì 9:00-13:00/15:00-17:30
Mercoledì,giovedì,venerdi 9:00-13:00-sabato 17:30-20:00-domenica e festivi 10:30-12:30/17:30-20:00
Da novembre a marzo-lunedì e martedì 9:00-13:00/15:00-17:30
Mercoledì, Giovedì, venerdì 9:00-13:00 - chiusura sabato e domenica eccetto aperture straordinarie
BARAGIANO E L'ARCHEOPARCO DEL BASILEUS
Muovendosi lungo un percorso di quattrocento metri, suddiviso in nove tappe, nel Archeoparco del Basileus a Baragiano, in località Toppo Sant'Antonio, è possibile toccare con mano la storia greca e conoscere le tradizioni delle popolazioni lucane tra il VI e il IV secolo a.C.
Il Parco si sviluppa su di un'area archeologica di tre ettari, sede di numerosi ritrovamenti tra cui la tomba, risalente al VI secolo a.C., di un re della comunità locale dei Peuketiantes, il "Basileus".
Il re venne seppellito con armi greche, elmo, scudo, spada e punta di lancia e le ceramiche e il calderone del corredo funebre sono decorati con storie di Eracle, Dioniso e Teseo.
La struttura, prima nel suo genere in Italia, garantisce divertimento e sviluppo della conoscenza.
Comune di Baragiano - info - +390971997071/74 - www.archeoparco.it
AVIGLIANO E I QUADRI PLASTICI
Chi ad agosto si trova ad Avigliano, a pochi chilometri da Potenza, non può fare a meno di vedere le rappresentazioni viventi di opere d'arte la cui origine è databile agli anni '20 del secolo scorso, quando erano inseriti nella Parata dei Turchi svolta in occasione della festività di San Vito, patrono del paese.
Circa settanta figuranti immobili riproducono con la posizione del corpo, e l'espressione del volto un capolavoro dell'arte figurativa, una scena storica, sacra, mitologica.
Poco fuori dal centro abitato di Avigliano merita una visita la chiesetta di Santa Lucia interamente affrescata con dipinti seicenteschi mentre, a circa nove chilometri dal paese, su di un'altura che domina il paesaggio circostante si trova il Santuario della Madonna del Carmine.
Al suo interno durante i mesi estivi custodisce la statua della Madonna del Carmine, protettrice della città, una delle immagini sacre più amate della regione.
OPPIDO LUCANO E L'ANTICA BANTIA CIVITAS
Il borgo è ricco di chiese che custodiscono preziose opere d'arte di Altobello Persio nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, di Antonio Stabile, nella chiesa rinascimentale dell'Annunziata, e di Andrea Viso, nella chiesa di San Giuseppe.
Un autentico gioiello dell'arte rupestre è la chiesa di Sant'Antuono, affrescata con suggestivi dipinti della prima metà del XIV secolo raffiguranti le tappe fondamentali della vita di Gesù e della Vergine.
L'area intorno al paese è ricchissima di reperti archeologici risalenti anche al VIII secolo a.C.
Di straordinaria importanza fu, nel 1790, il ritrovamento sul Monte Montrone, un tempo parte del territorio dell'antica Bantia Civitas, l'attuale Banzi, della Tabula Bantina, una lastra bronzea risalente al II secolo a.C., oggi custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Si tratta del più importante reperto mai rinvenuto in lingua Osca, quella appartenuta ai cosiddetti Osci, la popolazione di ceppo sannitico che abitò in quel periodo anche queste aree.
Alcune ville romane sono state rinvenute anche ad Oppido inserite anche nella lista dei siti da salvare stilata dal World Monuments Watch.
Anche a Tolve, però, a una ventina di minuti da Oppido, è stata ritrovata unÂÂÂÂ’altra villa romana molto interessante, la Villa Rustica di San Pietro, edificata nel I secolo d.C.
Tolve è uno dei maggiori centri della spiritualità lucana per la fortissima devozione che lo lega a San Rocco, cui viene dedicata una festa suggestiva il 16 agosto e il 16 settembre.