Maratea
Le Torri
Maratea può vantare un sistema difensivo di avvistamento imponente, composto da 6 Torri.
TORRE CRIVIO
A poca distanza dal confine tra Basilicata e Campania, si erge, quasi a picco sul mare, la Torre dei Crivi o Torre Crivio, la prima fortificazione di terra di Basilicata che si incontra venendo da settentrione.
Per la sua posizione, isolata su di uno sperone roccioso, è difficilmente raggiungibile, se non dopo uno scomodo e scosceso sentiero.
Questa torre dovrebbe risalire a un periodo che va tra il 1563 e il 1594, visto che questa era lÂ’epoca nella quale sono state progettate quasi tutte le torri di Basilicata.
Data la sua posizione elevata con unÂ’ottima visuale dallÂ’alto, può essere classificata tra le torri di avvistamento.
TORRE DI ACQUAFREDDA
La Torre di Acquafredda è un imponente edificio, da sempre abbandonato, situato nella omonima località che, viste le condizioni ambientali, presenza di acqua sorgiva, grotte naturali, necessitava di essere protetta per favorire un insediamento umano stabile.
La presenza di questa torre è registrata da tutta la cartografia antica ed è individuata sempre con lo stesso toponimo.
La disponibilità di acqua e la sicurezza acquisita dagli abitanti della zona dopo lÂ’edificazione della struttura determina, a partire dagli inizi del secolo XVII, lÂ’incremento della popolazione insediata stabilmente.
TORRE APPREZZAMI L'ASINO
La Torre Apprezzami lÂ’Asino si trova su di uno sperone roccioso di difficile accesso, oggi sono visibili pochi resti, nei pressi della frazione di Cersuta, e proprio le caratteristiche del territorio avrebbero ispirato il nome della torre.
Si narra, infatti, che quando lungo lo strettissimo viottolo si incontravano due asini, non essendoci lo spazio per consentire il passaggio di entrambi, i proprietari “apprezzavano” le due bestie, e quella ritenuta di minor valore, veniva precipitata in mare lasciando così la strada libera allÂ’altra.
Torre Apprezzami lÂ’Asino è una delle prime ad essere costruita lungo il litorale marateota.
TORRE DI SANTA VENERE
Pensata in previsione di realizzare un presidio di difesa in grado di resistere per lungo tempo alle incursioni nemiche, la Torre di Santa Veneresorge su di un promontorio, di poco elevato sul livello del mare, Punta Santa Venere, in località Fiumicello.
Questa torre, molto più grande rispetto alle altre, fu costruita sia per la difesa sia per il rifugio in caso di pericolo.
Dopo una pubblica gara nel 1826 fu ceduta a Don Donato Marini, come si legge nella “Collezione delle Leggi e dei Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie” …” Decreto autorizzante il comune di Maratea, in Basilicata, a concedere a censo a D. Donato Marini la Torre di S. Venere, per l’annual canone lordo di ducati cinque.”
Successivamente la torre è stata destinata a più usi, come per esempio a residenza del Vescovo di Cassano.
Negli anni Â’50 è stata destinata anche ad abitazione, con la realizzazione di improprie sopraelevazioni e sovrastrutture.
La torre conserva oggi inalterato il suo valore monumentale e lÂ’interesse storico, che ne fanno nel genere uno dei più importanti esempi di architettura cinquecentesca.
TORRE FILOCAIO
Insieme alla Torre di Santa Venere, che la precede, venendo da settentrione, Torre Filocaio è unÂ’altra torre costruita con funzione di difesa.
Fu infatti edificata su di un tratto di costa molto accidentato, e vicinissima al mare dal quale è impossibile raggiungerla.
Dopo il restauro del 1972, il monumento è stato trasformato in abitazione.
TORRE CAINA
Su di un picco roccioso, in prossimità di Castrocucco, cÂ’è Torre Caina, che comunicava a Nord con Torre Filocaio, mentre a Sud era in contatto visivo con la prima torre della costa calabra.
I baroni Labanchi, titolari del feudo di Castrocucco, edificarono, a poca distanza dal fortilizio costiero, la residenza di famiglia, proprio perché la presenza della torre rendeva più sicuro il tratto di costa compreso tra questa e la foce del fiume Noce.